FAQ

Le nostre risposte alle tue domande

Domande sulla Sucessione Ereditaria

Che imposte si pagano con la successione?

  1. Imposta di successione
    • È la principale imposta collegata all’eredità.
    • Viene calcolata sul valore complessivo netto dell’asse ereditario (beni immobili, mobili, conti correnti, partecipazioni, ecc.), al netto di franchigie ed esenzioni previste dalla legge.

  2. Imposta ipotecaria
    • Dovuta quando nell’eredità sono presenti beni immobili.
    • Serve per la voltura nei registri immobiliari.
    • Aliquota ordinaria: 2% del valore catastale degli immobili.

  3. Imposta ipotecaria
    • Anch’essa relativa agli immobili ereditati.
    • Aliquota ordinaria: 1% del valore catastale.

      Nota bene: se gli eredi chiedono l’agevolazione “prima casa”, sia l’imposta ipotecaria che quella catastale sono dovute in misura fissa (200 € ciascuna).

  4. Tasse ipotecarie e tributi speciali catastali
    • Anch’essa relativa agli immobili ereditati.
    • Aliquota ordinaria: 1% del valore catastale.

E’ possibile aprire liberamente la cassetta di sicurezza del defunto?

  • Blocco e inventario

  • Alla comunicazione del decesso, la banca è tenuta a bloccare l’accesso alla cassetta di sicurezza intestata al defunto (anche se cointestata).

    Prima di riaprirla, occorre la presenza di un funzionario dell’Agenzia delle Entrate (o di un notaio) che redige l’inventario del contenuto.

  • Dichiarazione di successione

  • I beni rinvenuti nella cassetta (denaro contante, gioielli, titoli, documenti, ecc.) devono essere indicati nella dichiarazione di successione e concorrono alla formazione dell’asse ereditario su cui si calcolano le imposte.


  • Stima dei beni

  • – Per titoli e valori mobiliari, si considera il valore alla data del decesso.

    – Per gioielli o preziosi, si utilizza una stima di mercato (può essere richiesta una perizia).

    – Per denaro contante, si dichiara l’importo nominale.


Accesso alla cassetta
Dopo la redazione dell’inventario, gli eredi possono accedere al contenuto, ma solo una volta espletate le formalità fiscali.

Quali sono i tempi medi di una pratica di successione?

Generalmente la procedura richiede da 2 a 6 settimane dalla consegna completa dei documenti, salvo particolari complessità.

Quali sono i documenti necessari per la presentazione di successione?

Documenti anagrafici

  • Certificato di morte del defunto
  • Stato di famiglia storico del defunto
  • Stato di famiglia attuale degli eredi
  • Codice fiscale del defunto e degli eredi

Documenti relativi agli immobili

  • Visure catastali e rendite aggiornate degli immobili
  • Atti di provenienza (compravendita, donazione, successione precedente)
  • Eventuali planimetrie catastali


Documenti bancari e finanziari

  • Estratti conto bancari e postali alla data del decesso
  • Libretti di risparmio, certificati di deposito
  • Documentazione su titoli, azioni, obbligazioni, fondi
  • Contratti di assicurazione (se rilevanti ai fini della successione)


Altri beni

  • Visura PRA per veicoli intestati al defunto
  • Eventuali inventari di cassette di sicurezza
  • Perizie di stima (gioielli, opere d’arte, beni di particolare valore)


Passività deducibili

  • Certificati di debito (mutui, prestiti, cartelle esattoriali)
  • Fatture spese mediche e spese funerarie (entro i limiti di legge)

Altra documentazione utile

  • Copia del testamento (se esistente e pubblicato dal notaio)
  • Accordi o dichiarazioni degli eredi (es. per agevolazione “prima casa”)

Chi può presentare la dichiarazione di successione?

La dichiarazione di successione può essere presentata da:


  1. Gli eredi

  2. Tutti i chiamati all’eredità (coniuge, figli, parenti, altri beneficiari) hanno facoltà di presentarla. È sufficiente che vi provveda anche un solo erede per tutti.

  3. I legatari

  4. Chi riceve un bene specifico per testamento (es. un immobile, una somma di denaro, un’opera d’arte) è tenuto a dichiararlo.

  5. I rappresentanti legali

  6. Per gli eredi minorenni, interdetti o inabilitati, la dichiarazione deve essere presentata dal tutore o dal rappresentante legale, con eventuale autorizzazione del giudice tutelare.

  7. Gli amministratori dell’eredità o i curatori

  8. In caso di eredità giacente o sotto amministrazione giudiziaria.

  9. I professionisti delegati

  10. Commercialisti, avvocati, consulenti fiscali, CAF o notai possono presentare la dichiarazione telematica come incaricati, su delega degli eredi.

E’ necessario il testamento?

No, il testamento non è sempre necessario.

  • Se il defunto ha lasciato un testamento valido, la successione seguirà le disposizioni testamentarie, nel rispetto delle quote di legittima spettanti ai cosiddetti “eredi legittimari” (coniuge, figli e, in assenza di figli, ascendenti).
  • Se il defunto non ha lasciato testamento, si apre la successione legittima, cioè la legge stabilisce chi sono gli eredi e in quali proporzioni (coniuge, figli, genitori, fratelli, ecc.).

Quali tipi di testamento esistono?

  1. Testamento olografo
    • Redatto interamente a mano dal testatore.
    • Deve essere datato e firmato.
    • Non richiede notaio, ma può creare problemi di interpretazione o validità se non compilato correttamente.


  2. Testamento pubblico
    • Ricevuto da un notaio alla presenza di due testimoni.
    • Garantisce maggiore sicurezza e difficilmente è impugnabile per vizi formali.
    • Viene conservato dal notaio.


  3. Testamento segreto
    • Scritto dal testatore (o da terzi su sua richiesta), anche a macchina o al computer, poi consegnato sigillato a un notaio alla presenza di testimoni.
    • Viene depositato ma il contenuto resta riservato fino all’apertura della successione.


  4. Testamenti speciali (più rari)
    • Ammessi solo in circostanze eccezionali (es. a bordo di navi, in guerra, in situazioni di pericolo). Hanno efficacia temporanea e devono essere confermati.

Autovetture e moto devono essere dichiarati in successione?

No, auto e moto non si dichiarano in successione fiscale. Tuttavia, gli eredi devono comunque aggiornare l’intestazione al PRA con una pratica di successione automobilistica.

Qual è la modalità di pagamento delle imposte di successione?

Le imposte dovute in sede di successione (imposta di successione, ipotecaria, catastale e tributi speciali) sono riscosse direttamente dall’Agenzia delle Entrate al momento della presentazione della dichiarazione.


Come avviene il pagamento

  • Il pagamento avviene in addebito automatico sul conto corrente indicato nella dichiarazione di successione telematica.
  • L’addebito è eseguito dopo la liquidazione delle imposte da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Tempistiche

  • Alcune imposte (ipotecaria, catastale e tributi speciali) vengono calcolate e addebitate subito dopo la presentazione.
  • L’imposta di successione, se dovuta, viene calcolata e liquidata successivamente con apposito avviso di liquidazione notificato dall’Agenzia delle Entrate.


Rateizzazione

  • L’imposta di successione può essere pagata anche a rate, su richiesta degli eredi, purché almeno il 20% sia versato subito.
  • Le rate successive (massimo 8 trimestrali) sono gravate da interessi legali.

Strumenti di pagamento

  • Addebito diretto sul conto (obbligatorio per la presentazione telematica, tramite intermediario abilitato).
  • Modello F24: può essere richiesto dall’Agenzia delle Entrate per eventuali conguagli o importi residui.